6 janvier 2023 arriva la Befana

le 6 janvier en Italie. Le jour de l’Epiphanie est marqué par une tradition bien italienne : le passage de la Befana (vieille sorcière)  dans les chaumières habitées par des bambins. 

La gentille vieille dame aux allures de sorcière, mais toujours souriante, se pointe le 6 janvier, le jour de l’Epiphanie. Elle déboule sur son balai dans la nuit du 5 janvier exactement, pour remplir les chaussettes des enfants uniquement : de cadeaux ou plein de friandises pour les gentils, avec du charbon pour les moins sages.

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Franco Racco, ambassadeur italien du CCFI, vous explique en italien cette tradition typiquement italienne. A Nantes, le COASIT et le CCFI ont invité la Befana à rencontrer les enfants le 14 janvier 2023 à Europa Nantes.

Franco Racco : 

La festa dell’Epifania (dal greco “Manifestazione”, “Apparizione”) è una ricorrenza cristiana che si celebra il 6 gennaio.

L’Epifania con i suoi profondi valori simbolici è una festa magica, nello stesso tempo religiosa e popolare e non di rado le tradizioni locali le fanno assumere aspetti e connotati diversi secondo le molte e diverse tradizioni della nostra Penisola.

La leggenda narra che i Re Maggi non riuscendo a trovare la strada per raggiungere Betlemme chiesero informazioni a una vecchietta che indicò loro il cammino; i Re Maggi la invitarono a seguirli ma Lei rifiutò. Subito dopo si pentì e preparò un sacco pieno di dolci e si mise alla loro ricerca, inutilmente.

Continuò la ricerca bussando a ogni porta e regalando dolci a tutti i bambini che incontrava sperando di incrociare Gesù Bambino…. E da allora non ha mai smesso di cercare!

E così la Befana (nome popolare, personificazione dell’Epifania) assume le sembianze di una figura simbolica ed è molto celebrata in tutta la penisola. (In alcuni luoghi è Santa Lucia la dispensatrice di doni ai bambini, o ancora San Nicola).

 

L’immaginario popolare la rappresenta come una vecchia brutta e con la gobba, naso adunco e mento pronunciato, vestita con vecchi stracci, coperta da una coltre di fuliggine perché, sempre secondo la tradizione popolare, nella notte tra il 5 e il 6 gennaio vola sui tetti a cavallo della sua immancabile scopa e scende nella case attraverso il camino per lasciare nell’apposita calza dolci e giocattoli ai bambini buoni e carbone ai bambini cattivi e quando non trova un camino cerca la calza appesa alla finestra.

Ma Lei non ha mai accettato questo peso che la tradizione Le ha cucito addosso.

Lei ripete che non è una brutta strega ma semplicemente una vecchietta il cui viso è stato segnato dalla fatica di tanti anni passati a visitare tutti i camini d’Italia e non è vero che lascia carbone ai bambini cattivi. Lei è sempre indulgente e comprensiva con i bambini; in breve, una “vera nonna”.

Per Lei non ci sono bambini cattivi e Lei non lascia il carbone nelle calze ma solo dolci e giocattoli per tutti i bambini. E aggiunge, per tutti i bambini di ogni età (grandi e piccini) perché anche il viso con le sembianze della vecchiaia nasconde sempre in sé un bambino e Lei regala a tutti i bambini del mondo sorrisi e non smorfie, dolci e giocattoli e mai carbone.

 

« La Befana vien di notte / con le scarpe tutte rotte / con le toppe alla sottana / viva viva la Befana« 

« La Befana vien di notte / con le scarpe tutte rotte / attraversa tutti i tetti / porta bambole e confetti« 

Befane con gli “strumenti di lavoro”

Dal 2016 ha vera e propria casa, una casa tutta sua precisamente a Urbania (Pesaro-Urbino) dove l’amministrazione comunale ha appositamente ristrutturato uno spazio del palazzo civico. A Urbania, la Casa della Befana è aperta tutto l’anno e Lei è sempre disponibile e accoglie i bambini raccontando loro storie fantastiche.

Tutti i bambini, di ogni età, durante le feste di Natele e di fine anno si sono prodigati nelle veglie serali passate in compagnia a giocare a tombola e a raccontarsi storie affascinanti, ad ascoltare zampognari e cantori che bussano alle porte per portare la Buona Novella tanto attesa dall’umanità.

Tombola: gioco ideato a Napoli nel XVIII secolo da re Carlo III di Borbone come alternativa al lotto e associato alla tradizione della “Smorfia”, “libro dei sogni” che assegna ad ogni numero un significato simbolico”

Ma la sera le 5 gennaio no, tutto cambia: tutti i bambini con il nodo alla gola per l’emozione abbandonano il gioco. La Befana, non brutta e mai strega, ma bella e fantastica portatrice di regali passa di notte e se vede accese le luci scivola via e non lascia alcun regalo e al risveglio la vecchia calza appesa al camino o alla finestra risulterà vuota.

E allora, via a dormire con l’allegria dell’attesa dei regali ma anche, per alcuni, con il timore che sia giunta alle orecchie della Befana che alcuni di loro siano stati “cattivi” e temono che nella calza scivoleranno non i regali ma solo carbone.

Ma le favole non sempre raccontano la verità e la Befana sa bene che i bambini, a loro modo, sono tutti buoni e lascerà un regalo, comunque, a ognuno di loro.

La storia del bambino cattivo è una “invenzione” degli adulti che a volte stanchi delle fatiche della giornata cercano qualche motivazione per calmare gli animi dei bambini più scalmanati.

La gioia spunta dalle orbite a dire “Grazie Befana, Grazie per quello che mi hai portato, non importa cosa mi hai portato, importante è che tu sia venuta a farmi visita, che tu non ti sia dimenticata di nessun bambino e a tutti hai saputo regalare qualche cosa che ridona felicità

Le calze con i regali della Befana 

E così, anche la frase finale che recita “Epifania, tutte le feste porta via” suona dolce alle orecchie dei bambini che il giorno dopo ritorneranno a scuola e si ritroveranno tutti uguali, tutti accomunati della buona novella: Gesù Bambino è nato, anche se ad accoglierlo c’era solo una mangiatoia; la Befana è passata anche se ci ha potuto lasciare solo qualche piccolo dono ma che assomiglia al più bel regalo che si possa aspettare, segno che Lei si è ricordata di tutti, si è ricordata anche dei bambini meno fortunati.

 

N.B.: Anche quest’anno il CCFI e il CoAsIt vi invitano a partecipare alla Festa della Befana che per facilitare la più ampia partecipazione hanno volutamente spostato al sabato 14 gennaio la festa che di norma si svolge il 6 gennaio, giorno dell’Epifania.

L’appuntamento è alla Maison d’Europe, 90 boulevard de la Prairie au Duc, 44000 Nantes.

I bambini saranno accolti dalle belle e benevole Befane che racconteranno loro la storia della Befana e regaleranno a tutti bei regali.

A seguire, per tutti, grandi e piccini, il gioco della tombola (immancabile compagno durante tutte le feste) accompagnati da fetta di Panettone e da un bicchiere di Spumante (immancabili come la tombola).

 

Se siete interessati, non esitate a effettuare la vostra pre-inscrizione (cliccare qui) al solo scopo di organizzare al meglio la vostra accoglienza.