La festa dell’Epifania (dal greco “Manifestazione”, “Apparizione”) è una ricorrenza cristiana che si celebra il 6 gennaio e indica la manifestazione di Gesù Bambino ai Re Maggi accorsi per rendergli omaggio portando i tre regali simbolici: oro / regalità; incenso / divinità; mirra / morte e resurrezione.
La leggenda narra che i Re Maggi non riuscendo a trovare la strada per raggiungere Betlemme chiesero informazioni a una “vecchietta” che indicò loro il cammino; i Re Maggi la invitarono a seguirli ma Lei rifiutò.
Subito dopo la “vecchietta” si pentì, preparò un sacco pieno di dolci e si mise alla loro ricerca, inutilmente. Continuò la ricerca bussando a ogni porta e regalando dolci a tutti i bambini che incontrava sperando di incrociare Gesù Bambino…. E da allora non ha mai smesso di fare visita a tutti i bambini!
L’Epifania con i suoi valori simbolici è una festa magica, nello stesso tempo religiosa e popolare.
La Befana, personificazione dell’Epifania, e la sua Festa come le conosciamo oggi sono frutto dell’evoluzione dei costumi nel corso dei secoli.
Il mito si perde nella notte dei tempi e si ritiene abbia un’origine pagana; l’intento era di celebrare il ciclo della morte e della rinascita della natura e propiziare buoni raccolti nella stagione che seguiva l’inverno.
Quando il mito venne adottato dai Romani fu fatto coincidere con la dodicesima notte che segue al solstizio (sol-tizio, termine greco, “sole”-“fermarsi”) invernale che cade il 21 o 22 dicembre, il giorno più corto dell’anno.
E così la Befana è il risultato di una fusione tra i riti precristiani che celebravano il passaggio dal vecchio al nuovo anno e il ciclo cristiano del Natale con i suoi simboli. (Marino Niola, 2023)